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Il condominio solidale

L'associazione dei termini "condominio" e "solidarietà", generalmente non è felice, perchè si pensa a debiti che purtroppo i soliti condomini virtuosi debbano pagare per altri.  In tutti questi anni abbiamo associato il termine "condominio" a contenziosi giudiziari lunghi e dall'esito incerto che hanno logorato la vita di tutti i giorni. Non sempre è così. A Modena, nell'anno 2014 è partito un progetto realizzato con l'Acer (Edilizia popolare) che prende il nome di "Condominio Solidale", dove il vicino non viene visto come un nemico da contestare durante le assemblee o da combattere nelle aule di un tribunale, ma un valore aggiunto sul quale contare. L'edificio si compone di 19 appartamenti, di cui 7 duplex. La caratteristica principale riguarda gli affitti che partono da 50 euro al mese per gli anziani che percepiscono una pensione minima di 600 euro, mentre le famiglie avranno sconti del 30% in virtù degli accordi presi. Oggi è difficile pensare che una volta esistevano le regole di buon vicinato, dove era una normalità aiutare con piccoli gesti il vicino di casa, magari persona anziana con parenti lontani o senza parenti ed essere un riferimento in caso di bisogno. Oggi, dinanzi alla frenesia di tutti i giorni, siamo soli rispetto ad un universo infinito, dove la solitudine degli anziani, si trasforma in fragilità ed a volte ci fa dimenticare che un giorno, anche noi lo diventeremo.

In quest'ottica basata sulle relazioni e sullo spirito che animava le convivenze di un tempo il Comune di Modena, lo scorso anno,  ha lanciato insieme all'Acer, il progetto "Condominio Solidale". I soggetti coinvolti sono anziani soli o parzialmente autosufficienti ed alcuni nuclei familiari selezionati in base a colloqui, tra quelli in lista di attesa per un alloggio popolare.

Dallo scorso anno  il Progetto è andato avanti ed oggi nell'edificio di proprietà del Comune di Modena, edificio pilota di "Condominio solidale", abitano 12 persone in condizione di fragilità, di cui due coppie di anziani, otto persone anziane sole e una ragazza adulta.

I vicini di casa sono invece nuclei familiari con due o anche quattro figli  che per reddito rientrano nelle condizioni per poter accedere agli affitti concordati e che qui beneficeranno di affitti calmierati. Tutte le “famiglie solidali” sono attive in modi diversi nel volontariato e intenzionate a collaborare. Oltre alle disponibilità delle famiglie residenti nello stabile, il progetto promosso dal Comune intende inoltre valorizzare gruppi e associazioni di volontariato presenti sul territorio che, attraverso la gestione degli spazi condominiali del Condominio solidale, possono organizzare attività in grado coinvolgere i residenti dell’edificio e dell’intero quartiere.

Incredibile, ma vero.

 

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